Cari amici e associati,
siamo molto felici di condividere la poesia di Maria Gabriella Russo, un bel pensiero per chi ogni giorno si prende cura di noi pazienti. Un grazie quindi anche da tutta l’associazione a medici e infermieri.
Il quadro nell’immagine è dell’artista Pietro Spica, anche lui ex paziente oncologico.
DEDICATO AI MEDICI E AGLI INFERMIERI DEL REPARTO DI ONCOLOGIA DEL GALLIERA DI GENOVA
“Il mio acquisto”
Per diversi mesi molto spesso prendo e parto
per arrivare nel vostro reparto.
La prima volta non so cosa incontrerò:
è una piccola folla disciplinata, educata e variegata;
è un numerino e poi è un’attesa, sembra debba far la spesa;
decido allora di fare un gioco: cosa compro in questo loco?
L’arredamento non è un granché,
ci sono libri, ma in quel momento non fanno per me;
incrocio uno sguardo, sento che mi parla,
la bocca invece no, non occorre usarla.
Che stramba situazione, vi sembra reale?
A me pare alquanto innaturale!
Cosa dice quello sguardo? Vi chiederete.
Nulla che già non sappiate.
Ma lo dice così bene
che una cosa mi sovviene:
di quella folla sono parte integrante,
da oggi in poi, senza vacanze.
Ecco allora, ho deciso
il mio acquisto quale sarà:
voglio fare scorta di umanità.
Comincio col ricambiare lo sguardo che mi ha accolto
e mi accorgo che quello sguardo ha un volto:
è un volto stanco, un po’ provato,
forse per questo il suo sorriso
mi appare ancor più inaspettato.
Inizia così la mia avventura
tra color che han vita dura,
ma ancora non sono aperte quelle porte
che già ho capito come affrontare la mia sorte:
Tocca a me! Mi appresto ad entrare
e col sorriso so di volerlo fare.
La premessa a questo punto è buona…
ma è dietro le porte, che fanno da copertine,
che inizia la vera Storia,
quella degli eroi e delle eroine.
E’ il libro della vita
e trovo ognuno di voi intento a scrivere una parola.
Le parole tutte insieme formano le frasi,
diventan comprensibili, hanno significati.
Ecco, così vi voglio ricordare:
avete dato un senso ad un momento particolare,
con pazienza, con educazione, con ironia e buon umore,
cari eroi e care eroine, con o senza mascherine,
siete stati e sempre sarete la risorsa del nostro Paese.
Siete milioni di storie da leggere e raccontare, per non dimenticare.
Siete la fata buona di Pinocchio, il cacciatore di Cappuccetto Rosso,
la Bestia che si tramuta in principe, la casetta di mattoni del terzo porcellino.
Siete il genio della lampada di Aladino,
che non esaudisce qualsiasi desiderio,
ma fornisce la grande abilità
di comprendere le proprie priorità,
riflettendo su ciò che è importante
seduta stante!
Siete la speranza, che passa di cuore in cuore:
l’unico virus riparatore.
Siete la vita che viene e che va,
ma che per fortuna mai mancherà!
Maria Gabriella Russo