Con la partecipazione dei principali “PLAYERS” della sanità ligure e della ricerca si sono dibattute sia le tematiche di attualità che esplorate le prospettive della cura dei pazienti oncologici.
I dati statistici danno un quadro in costante evoluzione: se da un lato l’incidenza delle malattie tumorali è in costante crescita in relazione alla sempre maggiore aspettativa di vita e all’età media della popolazione, dall’altra si assiste alla “CRONICIZZAZIONE” della patologia tumorale.
Un dato per tutti, nel caso del tumore metastatico della mammella, la mediana del tempo di sopravvivenza è praticamente raddoppiato.
Altro elemento fondamentale è la percentuale dei pazienti che arrivano alla guarigione e completa remissione della malattia.
Il quadro complessivo porta quindi ad un sempre maggior numero di pazienti o ex-pazienti che necessitano di cure e di follow up, con un concreto rischio di congestione delle strutture ospedaliere che rimangono sempre e comunque il focal point a cui rivolgersi.
LE CASE DI COMUNITA’ IL FUTURO?
Il modello emergente sembra quello della distribuzione delle cure sul territorio con la realizzazione nel tempo di centri dedicati in grado di facilitare l’accesso alle cure, mantenendo centralizzato in hub specialistici il trattamento interventistico, sia esso chirurgico che radioterapico.
Questo anche grazie all’evolozione della farmacolagia ed alle terapie emergenti.
FORMAZIONE ED IL LAVORO IN TEMA
Ma la vera sfida riguarderà sempre e comunque il fattore umano.
Se da un lato l’INTELLIGENZA ARTIFICIALE entrerà sempre più nelle ns. vite ed anche nel campo sanitario, rimane imprescindibile il ruolo del personale medico e infermieristico che dovrà essere in grado di padroneggiare le nuove tecnologie, ma soprattutto essere capace di un approccio multidisciplinare al trattamento delle patologie e fortemente orientato al lavoro in TEAM.
Gli indicatori di performances sull’efficacia delle BREAST UNIT ne sono la migliore dimostrazione.
Se la TELEMEDICINA non è più fantascienza, sembra una frontiera oramai dietro l’angolo, pur con tutte le incognite e le necessità di regolamentazione del caso, e le CASE DI COMUNITA’ un progetto oramai avviato, esistono casi di eccellenza che meritano di essere analizzati e valutati in prospettiva quale possibile soluzione, se non alternativa, per lo meno complementare.
Uno di questi è sicuramente il
PROGETTO HOME SECURE DEL DH GALLIERA
Nato nel periodo COVID per ridurre gli accessi al DH ed i rischi di contagio che gli stessi comportavano in quel momento, ha evidenziato come tale approccio migliori la qualità di vita dei pazienti e l’efficacia delle cure, limitando le esigenze di mobilità ed i disagi che le stesse comportano per loro e per i CAREGIVER come ha illustrato il prof. Andrea DE CENSI
Un esempio di eccellenza che abbiamo avuto modo, nel ns. piccolo, di sostenere con le ns. donazioni
Un progetto che vogliamo continuare a contribuire a portare avanti.
Non a caso quest’anno abbiamo voluto dedicare la raccolta del 5×1000 proprio destinato a questo progetto ed al tema della mobilità dei pazienti.